Il disegno come terapia, quasi maniacale. 

Un rifugio sospeso, dove il tempo si scioglie e i pensieri, finalmente, smettono di fare rumore.

Disegnare è sempre stata una passione, anche se, all’inizio, la mano inciampava e il tratto non sempre sapeva dove andare.

Ho passato ore a sbagliare, a ricominciare, a perdermi tra linee storte e segni (e sogni) sghembi.

Tra errori ed “orrori”, qualcosa ho imparato. Forse.

Perché dove non arriva il talento, possono farsi strada la costanza e la passione.

Così ho affinato la tecnica, pazientemente; e oggi sono ancora qui, con una matita in mano e un mondo intero da disegnare.